Nello Polidoro

Dopo cinque anni nella stessa azienda, ho sentito il bisogno di fare un bilancio del mio percorso. Questo mi ha spinto a confrontarmi con nuove realtà, partecipando a diverse selezioni. Tuttavia, spesso ero io a rifiutare le offerte, perché non mi convincevano del tutto.

Ho avuto modo di esplorare il mondo della consulenza e successivamente quello di una società pubblica, ma nessuna delle due esperienze rispecchiava pienamente ciò che cercavo. Volevo un ambiente dal respiro internazionale, dinamico ma allo stesso tempo stabile, dove potessi lavorare concretamente su un progetto con un approccio Agile. Alla fine, ho capito che entrare in un'azienda di prodotto avrebbe rappresentato il giusto equilibrio tra queste esigenze.

Così ho deciso di candidarmi in Enel. Il processo di selezione è stato uno dei più difficili che abbia mai affrontato, ma anche il più stimolante.

• Colloquio con le Risorse Umane: colloquio conoscitivo, dove testano più che altro le soft skill del candidato
• Test d'inglese: un test online di 1h in cui più vai avanti a rispondere bene e più le domande diventano difficili.
• Challenge su Hacker Rank:ho dovuto rispondere a una serie di domande di teoria d'informatica e alcune di pratica di programmazione.
• Challenge tecnica: mi è stato dato un task in cui dovevo sviluppare una web app in una settimana che doveva rispettare dei requisiti funzionali e pubblicarla su GitHub.
• Colloquio Tecnico: colloquio in cui ho dovuto commentare sia gli esercizi di hacker rank, sia la challenge che ho sviluppato in precedenza.
• Colloquio finale: ho parlato con il responsabile dell'unità organizzativa in cui sarei dovuto andare.

A fronte di questa dura selezione, l'aver superato tutte queste prove mi rendeva molto orgoglioso e in più mi stimolava molto l'idea di confrontarmi con le altre persone che avevano superato una selezione del genere!

In pochi mesi ho potuto constatare che non solo ci sono persone validissime, ma viene subito data fiducia e responsabilità ai nuovi arrivati e questo, almeno per me, è davvero stimolante.

Tra i compiti che svolgo attualmente, i principali sono:

• Essere Technical Manager di una Solution, ovvero occuparmi della parte tecnica e architetturale di un'applicazione di Enel
• Coordinamento di fornitori
• Gestione dei costi e budget della Room

Nel mese di giugno 2016 ho partecipato alla selezione in Sogei: è stata una selezione davvero dura, 30 posti max. per 400 iscritti!
Innanzitutto la selezione constava di tre fasi:

• Prova Scritta: consisteva in una cinquantina di domande di logica e matematica da fare in un'ora.
• Colloquio di gruppo: sicuramente il più strano della mia vita! C'era una commissione di tre persone e ci hanno fatto due test psicologici del tipo "Sei su un'isola deserta e devi portare con te 3 oggetti", oppure "date 10 forme geometriche, utilizzatele tutte per formare un quadrato..."
• Colloquio individuale: Sempre una commissione di tre persone, ma diversa dalla precedente; mi hanno domandato molte cose, quasi niente di tecnico, soprattutto soft skills; sono stato semplicemente me stesso.

Durante le vacanze estive, mentre ero al mare, ho ricevuto la telefonata inattesa! Ormai avevo perso la speranza di entrare perchè era passato molto tempo, però non ne avevo fatto un dramma in quanto in Atos mi trovavo benissimo...
Sta di fatto che dopo i 45 giorni di preavviso ho dato le dimissioni in Atos e il 2 Novembre sono stato assunto.

La mia prima esperienza da programmatore si è realizzata grazie al Career Day, evento organizzato dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Salerno: grazie a questa opportunità sono riuscito a mettermi in mostra nonostante la tantissima concorrenza (più di 100 candidati!)...sono stato assunto per 6 mesi di stage dalla Atos S.p.a, società francese multinazionale. Ho iniziato su un progetto di Ricerca Industriale che aveva l'obiettivo di sviluppare una serie di prototipi che analizzassero i Big Data; l'argomento era molto interessante, così con l'aiuto del mio Tutor aziendale e del Professore che seguiva la mia tesi ho realizzato la tesi proprio sullo studio dei Big Data, sviluppando una web application che utilizzava Apache Hadoop.

Il dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Salerno è stato valutato come il migliore in Italia per la produzione scientifica nel periodo che va tra il 2004 al 2010 nell’area 01 (Matematica e Informatica) Posso confermare che questo corso di laurea mi ha dato davvero tanto in termini di nozioni di base per quanto riguarda la matematica, la logica e la programmazione. Ho acquisito conoscenze che mi portassero ad avere un background sulle Reti Informatiche e sulla Sicurezza Informatica, per poi concentrarmi sullo studio finale dei Big Data. Sono risultato vincitore di borsa di studio negli a.a 2012/2013 e 2013/2014.